Nata nel ’92 come preistorico internet cafè (aveva i videotel) dal 2002, con l'arrivo degli attuali titolari, è nella formula attuale: birreria 7su7. E’ il tipico posto da ‘habitué’, 100 posti interni circa e 25 esterni; Stefano e Mauro, sfrontati, diretti, senza peli sulla lingua, sempre amichevoli e cordiali con chi se l'è meritato, fanno qui il brutto e cattivo tempo e non è detto che il cliente abbia sempre ragione. Stefano e Mauro sono sempre lì, dietro al bancone a spillare; non vi aspettate sorrisi falsi e di circostanza: l'aria che tira è che ce li dobbiate meritare.

Cosa si beve
Duecentosessantanove 9i tipi di Rum differenti, quindici birre alla spina di cui un paio cambiano ogni settimana; le altre a rotazione più lenta: scozzesi, tedesche, belga in particolar modo, tutte ricercatissime e rigorosamente prodotte nel paese d'origine e non su concessione. Quaranta le etichette di birra in bottiglia, anche mai sentite nominare, altre estremamente di pregio: come ad esempio quelle del birrificio sardo Barley e la Cascinazza Amber, unica birra d'abbazia prodotta da monaci in Italia. A completare la lista anche etichette trappiste e monastiche belga e birre artigianali statunitensi, italiane e belghe.

Cosa si mangia.
Il menù non varia tra estivo ed invernale. Lo stinco arrosto con patate e cipolle all’aceto,le costine di maiale in salsa bbq, lo stracotto d'asino con polenta e la trippa sono i piatti da consigliare. Importante portarsi il contante perchè qui non esiste Pos per bancomat o carte di credito.