Ristorantimilano

Cenacolo dei Pittori

Via Matteotti, 32

Besana in Brianza - MB

Mezzi pubblici:

Prenotazioni: 0362 942686

Giorno di chiusura:
giovedì
Orari di apertura:
dalle ore 12.00
Tipologia cucina:
italiana
Struttura:
Cantina:
Prezzo medio:
Ideale Per:
Aperitivo:
Pranzo:
dalle ore 12.00 alle ore 14.30
Spazio all'aperto:
Numero coperti:
Servizi:
                       
DDescrizione Cenacolo dei Pittori Milano
steria "della Pesa", si chiamava così quando ci è entrata una quindicina d'anni fa, l'amabile signora Silvia Villa, che aveva un negozio di prestinaio e alimentari a Paderno D'adda, però con grande passione per la cucina: ereditata dal nonno che preparava in casa banchetti per matrimoni e cresime e aveva il genio dei risotti, da lei tutti imitati (ma quello alla milanese, no, confessa, non è mai riuscita a farlo come lo faceva lui).

Dunque, brava lei per parte del nonno, bravo il figlio Antonio per la mamma: i due trasformano piano piano l'osteria in trattoria e poi in ristorantino con pretese di raffinatezza. Collaboratore per i vini il marito e padre, detto "Baffo": da cui il primo nome del locale.

Sono due sale con il bar in mezzo nella palazzina che dà sul viottolo tortuoso. Annessa c'è la cascina antica con lo stallazzo dove il padrone, fino a qualche anno fa, vendeva il vino e il fieno.

Le due salette sono gremite di un bric-à-brac spontaneo e simpatico, del tutto naturale, senza intenzioni di falso rustico, quel che capita capita, pareti pieni di quadri fino al soffitto, credenze e buffet di legno scuro finto Rinascimento, angoliere, specchi da trovarobato, lampadari umbertini, tende varie, paioli di rame sospesi, centinaia di onorate bottiglie dappertutto, tavoli di massello, grosse sedie impagliate, porte tappezzate di cartoline inviate dai clienti, fiori freschi e candele sulle tovaglie di cotone cilestrino.

Buono il giudizio, subito, sugli antipasti, alcuni delicati, altri "forti", troppi, comunque se si vuole arrivare regolarmente al dessert: salsicce alla fiamma, salsicce in spirale di pasta sfoglia, vol-au-vent con crema di formaggio, peperoni farciti al forno, granoturco in insalata, carotine e uova in salsa amore, fagiolini con cipolle, salame brianzolo crudo e cotto, prosciutto al madera.

Quindi, la fantasia dei risotti, alle fragole (delicatissimo), alle ortiche, al barolo, alla salsiccia, oppure le penne alla boscaiola o alla rustica (con fagioli e pancetta affumicata).

Fra le pietanze, "chicken and pie" il classico pasticcio inglese di pollo in crosta, di cui Antonio è fiero, coniglio alla senape o con noci o alla pancetta o al Brunello di Montalcino (vero: prezzo a parte), anatra all'uva, sella alla parigina con crema di formaggio, filetto con asparagi e salsa di gorgonzola.
D'inverno, agnello al curry, cassoeula e lenti con polenta.

Dessert: sorbetto alla fiamma oppure strudel e, qualche volta, torta di latte brianzola.

Vini: Barbera di Boiolo e Figli di Calamandrana d'asti, Pinot bianco del barone Ciani di Castello di Roncade e una scelta di bottiglie importanti.

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