In sala e in cucina, la tradizione.Storia di un'insegna ingannevole. Intanto, non è mai stata «bettola» in senso stretto, ma semmai una pittoresca e verace trattoria. Inoltre, non è «di Piero», essendogli subentrata Monica già da qualche mese. Come in un gioco di enigmistica, è difficile rilevare le dieci piccole differenze che distinguono il vecchio corso da quello attuale. Anzi, sul piano estetico il solo inedito è il sorriso timido di Monica, impegnata in questa nuova avventura con qualche perdonabile impaccio e tanta buona volontà. Mentre in cucina alla semplicità brutale di Piero si è sostituita una mano più lieve, più ambiziosa e anche più ingenua. Qualche esempio? Tagliolini piccanti al cipollotto, ravioli di salsiccia al burro, pappardelle alle punte di asparagi e scampi, branzino in crosta di patate, cotoletta con pomodorini e rucola. L'atmosfera resta gradevole e conviviale. Il conto è ragionevole.