Il popolo di re Nettuno si svela con la Bassa Marea, ristorante dall'anima ittica e dallo spirito mediterraneo. Uno spazio arioso e luminoso, dove mangiare nell'oasi "vista mare", con la vetrina del pesce protagonista; nella veranda "vista verde"; oppure nella saletta privé, perfetta anche per pranzi o cene d'affari. Un luogo marino dall'ambiente sobrio e naturale, gestito con passione da una famiglia da ben quarant'anni nel mondo della ristorazione: mamma Ina in cucina, papà Franco alla supervisione e la figlia Patrizia alla preparazione dei dolci.

MARE VERACE - Il pesce è freschissimo, grazie agli arrivi giornalieri direttamente dalla Sicilia. Ed è pure saporito e gustoso, cucinato com'è in assoluta purezza, con qualche aroma e un filo d'olio extravergine d'oliva. Giusto per esaltare, e non coprire, la vera essenza del mare. "Sono abituata a fare le cose semplici", dice cuoca Ina, palermitana doc (il marito, invece, è tarantino), "senza fronzoli e in leggerezza". Ecco allora l'universo dell'acqua salata sublimare in ricette casalinghe, familiari e rassicuranti, per quella che si dice una "bella mangiata di pesce". Qui servito crudo, bollito, marinato, gratinato, fritto, in umido, al sale, alla griglia e saltato in padella. Da provare, gli scampi e i gamberi crudi agli agrumi (con gli spicchi pelati a velo); il plateau di ostriche (presentate su un vassoio in rame); e il misto crudo (branzino, ricciola, tonno, gamberi, scampi e alici). E ancora, l'impepata di cozze, la soave insalata di mare nonché la zuppetta di mare, in cui intingere le soffici focaccine fatte in casa. Tutti piatti appetitosi, così come gli spaghetti Bassa Marea (con aglio, olio, peperoncino, scampi e gamberi), le pennette ai crostacei, il risotto ai gamberi rossi, i paccheri alle vongole sgusciate e bottarga di tonno, la coda di rospo in guazzetto, l'astice alla catalana (con pomodori e cipolla rossa di Tropea) e il gran misto gratinato, compendio di cannolicchi, calamari, seppie, cozze, ostriche, capasanta, scampone e gamberone. Senza dimenticare la paella di pesce, realizzata espressa per almeno due persone. Avendo la pazienza di attendere una mezz'oretta.

DOLCE VIVACE - È la simpatica Patrizia l'addetta ai dolci, genuini e golosi: torta di mele con crema pasticciera tiepida e cannella; mousse al cioccolato con scorza d'arancia candita; crema catalana; crostata al limone meringata; e torta amalfitana di ricotta e pere con scaglie di cioccolato fondente. La chicca? I sorbetti home made dai gusti insoliti: al Mojito, al frutto della passione e al Franciacorta Brut Rosé. E a proposito di vini, in carta spiccano aromatici bianchi italiani quali il Vermentino di Gallura, il Gewürztraminer e il Greco di Tufo, e rossi rotondi come il Nero d'Avola e la Bonarda Oltrepò Pavese. In alternativa? La birra Duvel, belga, ad alta fermentazione, dalle note finemente luppolate; oppure la Duchesse de Bourgogne, rifermentata in botti di rovere.

A PRANZO - Dal martedì al venerdì (il sabato il menu è à la carte), la pausa pranzo si fa golosa e vantaggiosa, grazie a tre diverse proposte, che includono sempre acqua e caffè: primo piatto a 10 Euro, secondo a 12 Euro e piatto unico a 15 Euro.