Questo angolo incontaminato dell\'antico "Gatum Solium", poco fuori la porta sud di Milano, regno dei prati e delle rane fu abitato per la prima volta nel XIII secolo da alcuni monaci e nel tempo subì notevoli trasformazioni.
Nel XIII secolo l\'edificio, già nella forma attuale, fu occupato dagli spagnoli, che lo adibirono a gendarmeria e più avanti a casa del "campè", l\'uomo che sorvegliava le acque delle risaie.
Forse da quest\'ultimo venne il nome Al Garghet, che in dialetto milanese antico significava "il gracidare delle rane".
Nel nostro secolo la vecchia gendarmeria fu trasformata in fornace e poi in balera fuori porta.
Oggi il Garghet ha recuperato un po\' dell\'antica magia: la storia ha dato a questo luogo un\'atmosfera straordinaria, e noi la distilliamo ogni giorno in piatti naturali, cucinati secondo le regole della tradizione lombarda, ricca di tante influenze francesi, austriache e spagnole.
La caratteristica più scenografica del nostro menu è quella di essere scritto a mano, in dialetto milanese (con traduzione per i non autoctoni) con inserti di aforismi quà e là. (guarda il menu)
Piatti tipici annotati su quadernoni a quadrettoni proprio come quello che si usavano alle scuole elementari... tutto questo per non perdere la tradizione. Ogni cena ha inizio e fine "in cantina"; la scelta dei vini è un fatto che condiziona a priori le successive decisioni. Emanuela, artefice dell\'alchimia dei propri piatti, saprà certamente suggerire il percorso di scelte più consono da abbinare alla cena.